Scerni

Tra il mare Adriatico e le montagne dell'Abruzzo, Scerni si estende come un autentico gioiello paesaggistico, dove la natura e il lavoro dell’uomo hanno modellato un paesaggio agrario unico nel suo genere.

Il borgo si trova lungo il percorso di un tratturo, il tratturo antico, la storica via erbosa percorsa dai pastori transumanti, celebrata anche dal grande poeta abruzzese Gabriele D’Annunzio:

“E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente, su le vestigia degli antichi padri.”

La transumanza, che segnava il passaggio stagionale delle greggi dai massicci del Gran Sasso e della Maiella verso le pianure pugliesi, ha lasciato una traccia profonda nella cultura e nel paesaggio di Scerni, oggi riscoperta e valorizzata in chiave turistica e naturalistica.

Una terra modellata dall'uomo, custode di antiche tradizioni

Il paesaggio agrario di Scerni è il risultato di secoli di interventi dell'uomo per adattare il territorio ai bisogni alimentari e produttivi. I filari ordinati di vigneti, gli uliveti secolari e i campi coltivati disegnano un quadro armonioso che cambia colore con le stagioni, offrendo scenari sempre nuovi e affascinanti.

Il territorio di Scerni si estende per circa 4.100 ettari, in gran parte dedicati all'agricoltura. Grazie alla sua posizione ottimale — 281 metri di altitudine, a pochi chilometri dal mare — e a un microclima unico dato dall’incrocio dei venti costieri e interni, questa terra è ideale per la coltivazione di uva, olive e ortaggi.

Le colline scernesi poggiano su terreni formati da argille marine, sabbie e conglomerati, che conferiscono una straordinaria fertilità ai suoli. Qui, ogni abitante conserva con amore una propria fetta di terra, coltivandola ad orto, uliveto o vigneto, come un prezioso tesoro da tramandare alle future generazioni. 

Questo paesaggio non è solo produttivo, ma è anche un invito all'esplorazione attiva. Tra i sentieri che attraversano il bosco e le colline, si snodano percorsi ideali per il trekking e la mountain bike (MTB). Il comprensorio della scuola agraria, con i suoi sentieri nel bosco, è anche teatro di eventi come il trofeo per mountain bike "Accademia della Ventricina", un'ulteriore occasione per apprezzare da vicino la bellezza e la varietà del paesaggio agrario scernese in movimento. Ciò che rende unico questo paesaggio è anche il legame personale degli abitanti: la maggior parte degli scernesi possiede un piccolo appezzamento di terra, coltivato con amore e rispetto per uso proprio, preservandolo come un antico scrigno da lasciare in eredità, un segno tangibile del profondo rispetto per la terra e le sue tradizioni.

La Scuola Agraria di Scerni: un simbolo di innovazione e tradizione

L'importanza dell'agricoltura per Scerni è radicata nella sua storia e nel suo territorio, da sempre vocato alle colture e all'allevamento. A testimonianza di questa vocazione e dell'attenzione verso la formazione, con un decreto reale del 23 novembre 1879, a Scerni fu istituita la prestigiosa "Regia Scuola Pratica di Agricoltura" (oggi Istituto Tecnico Agrario 'Cosimo Ridolfi'). Intitolata al politico risorgimentale Cosimo Ridolfi, questa scuola è ancora oggi un punto di riferimento nel settore, confermando il legame indissolubile tra Scerni e la formazione agricola di eccellenza in Abruzzo.

All’interno del suo comprensorio, tra i sentieri del bosco, si svolge annualmente il Trofeo "Accademia della Ventricina" di mountain bike, evento che unisce sport, natura e promozione del territorio. 

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